Le città diventano sempre più smart per stare al passo coi tempi e venire incontro alle esigenze dei cittadini: è quanto stiamo sperimentando negli ultimi anni – specie chi ha l’opportunità di vivere in grandi città o capitali. In questo articolo, supportato da un pezzo letto su lumi4innovation.it, raccontiamo i progetti di 5 capitali europee emblema del cambiamento.
Londra, Reykjavík, Copenaghen, Amsterdam, Parigi: sono queste cinque città le più smart d’Europa. A certificarlo alcune classifiche internazionali che si basano sull’applicazione di politiche green, digitalizzazione dei servizi per i cittadini ed economia “circolare” (ovvero quel tipo di sistema economico ecosostenibile che è in grado di rigenerarsi da solo).
London
Secondo uno studio condotto dal CIMI (City Motion Index), Londra è la città più smart al mondo – ha battuto anche delle rivali importanti come Tokyo, New York e Parigi. In altre classifiche di uguale prestigio si è sempre piazzata sul podio, appena dopo metropoli all’avanguardia come Singapore. Londra è la smart city per eccellenza: offre servizi digitali al cittadino, gestisce al meglio i big data della città, sta riuscendo a migliorare le strade e la connettività delle sue varie zone nonché la cybersicurezza. Questi ed altri obiettivi rientrano tutti in un grande progetto digitale, Smarter London Together volto a rendere Londra ancora più tech e connessa.
Da diversi anni, inoltre, il governo inglese è sempre più sensibile ed attento all’utilizzo di energie rinnovabili e alla mobilità elettrica, lo sviluppo delle quali è uno dei primi punti dell’agenda di governo del premier Johnson.
Reykjavik
La capitale dell’Islanda è notoriamente una delle città più green al mondo: molto è dovuto all’utilizzo di energie rinnovabili (che sfiora quote record del 70%). Un esempio? La capitale islandese può fare affidamento sull’energia geotermica per riscaldare abitazioni ed edifici pubblici. Anche i servizi per i cittadini sono straordinari: il trasporto pubblico è talmente affidabile e smart da essere la prima scelta degli abitanti della città per quanto riguarda la mobilità.
Copenhagen
La capitale della Danimarca è già super green: la bicicletta, infatti, è il mezzo di trasporto più utilizzato non solo in città, ma in tutto il paese. Entro il 2025, però, la Danimarca si è posta l’ambizioso obiettivo di arrivare ad emettere zero emissioni.
Le biciclette, insieme ai mezzi di trasporto pubblici e alle camminate a piedi, costituiranno il 75% dei modi con i quali potersi spostare in città. Inoltre, il governo danese si impegnerà a costruire edifici e/o adattare quelli esistenti al risparmio energetico e ad aumentare la produzione e l’utilizzo di energie rinnovabili.
Amsterdam
Amsterdam ha molti punti in comune con Copenaghen. Entrambe, infatti, possono contare su un uso massiccio delle biciclette come mezzo di trasporto – un valido aiuto per contrastare le emissioni di anidride carbonica, obiettivo dei Paesi Bassi che hanno aderito alla strategia Circolare 2020-2025. Oltre alle due ruote, ad Amsterdam ci si sposta facilmente grazie ai mezzi di trasporto elettrici sia pubblici che privati (con colonnine di ricarica sparse in tutta la città). Sarà dato ampio spazio anche alla creazione di nuovi spazi verdi e alla riduzione di sprechi.
Paris
Parigi è già stata classificata come una delle città più smart e connesse d’Europa. Ma ha, tra i suoi obiettivi, anche quello di diventare più green e riuscire ad incrementare l’utilizzo di biciclette e mezzi di trasporto sostenibili. Come? Trasformandosi nella “città del quarto d’ora”. Secondo questa teoria è possibile offrire ai cittadini la totalità dei servizi essenziali, decentrandoli e/o piazzandoli in più punti della città, in modo che siano tutti raggiungibili in 15 minuti a piedi o in bicicletta, così da scoraggiare l’utilizzo di mezzi inquinanti. Sarà molto interessante vedere lo sviluppo di questo progetto, che può essere d’ispirazione per altre metropoli.
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